Venni a trovarti, era notte,
la tua figura stagliata
dinanzi ai massicci e grandiosi armadi
emanava la geometria
della somma perfezione umana,
si innalvano altissime le pareti
e nel mio respiro percepivo
consistente l’etereo sacrale;
fecero capolino
due uomini e una donna
bizzarramente vestiti:
i grandi papillons a pois
giocavano con i neri fracs,
e com’ero piccolo
nella loro imponenza luciferina;
tolsi il disturbo.
Non sapevo chi fossero
forse rispondevano al nome dell’assurdo;
forse conoscevano me
più di quanto mi conoscessi allora.
(10.05.1992)
Al Dott. Luciano Peirone
Incontri
20 gennaio 2009 di adrianamaurizio
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