Io sullo scoglio
il mare come fosse cielo
popolato da gabbiani brillanti,
sole e occhi chiusi
con dentro giochi
cromatici di luce
rumorosi richiami sordi
sono ritorni ad aviti istinti
di rituali tribali.
Vedo i miei due emisferi cerebrali
come due amanti
fondersi l’uno nell’altro
e nel celeste
laggiù una nuvola
piatta e lunga con l’orizzonte,
al centro un foro macchiato di nero
pareva l’anticamera
di un cielo superiore.
Incontri »
Pomeriggio 29 Marzo 1992
20 gennaio 2009 di adrianamaurizio
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