Nell’utero,
campo di battaglia di fiori e di spade
il coltello nella carne stilla
la goccia di sangue,
cade il petalo di velluto
e donando la sua carezza
rimargina le lacerazioni,
demonio dalle ali d’angelo
ubriaco di sensi
getti lo sguardo sul torbido voluttuario,
re dell’autodistruzione.
Tra buio e luce
si muove l’uomo
che vacilla tremante
sull’untuoso filo rosso.
(9.4.1992)
Equilibrio
20 gennaio 2009 di adrianamaurizio
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